Agronomo

Mario CalcinoIl 26 marzo 1875 nacque a Sanremo da genitori sanremesi. Si laureò a Pisa in Scienze Agrarie nel 1899 diventando più tardi libero docente della stessa disciplina. Nel 1901 fu nominato Direttore della Cattedra ambulante di Porto Maurizio, Imperia, Olivicola e Orticola.
Nel 1909 si recò in Messico e in altre zone del Centro America per svolgere attività di ricerca e sviluppo delle agricolture locali insieme a Giulia Luigia Evelina (Eva) Mameli nata a Sassari nel 1886, discendente di Goffredo Mameli, che era stata la prima donna in Italia a ricoprire una cattedra di botanica generale e che sposò a Pavia il 30 ottobre 1920.
Nel 1917 furono entrambi Messico dove collaborarono alla riforma agraria voluta dal dittatore Porfirio Díaz.

Sul finire del 1917 si spostò a Cuba per dirigere la Stazione sperimentale di agricoltura all'Avana. La madre, nata a Sassari nel 1886, discendente di Goffredo Mameli, era stata la prima donna in Italia a ricoprire una cattedra di botanica generale. Mario Calvino la sposò a Pavia il 30 ottobre 1920.a Cuba, a Santiago de las Vegas dove svolsero la loro attività di ricerca agronomica presso la locale Stazione Sperimentale.
In seguito si trasferirono nel sud-est dell’isola, quando Calvino ricevette l’incarico di fondare una stazione sperimentale per lo studio della canna da zucchero da parte di una ditta locale.
Molteplici furono i loro studi nel campo fisico e biologico ma mai disgiunti dall’applicazione pratica: Mario Calvino era convinto, infatti, che il miglioramento delle attività agricole avrebbe contribuito notevolmente al progredire delle condizioni sociali ed umane dei popoli.
Mario CalvinoI suoi numerosi viaggi all’estero gli permisero intanto di perseguire un’attenta opera di ricerca di piante adatte ad essere impiantate nel particolare clima di Sanremo, i cui semi venivano selezionati e spediti con regolarità alla Stazione “Orazio Raimondo”.
I primi semi di Persea drimifolia e di Casamiroa edulis, vennero inviati dal Messico nel 1909. Nel 1910 vennero piantati a Sanremo i primi esemplari di “Grapefruit” sempre inviati da Calvino dalla Florida. Nel 1938 uscì una pubblicazione sulle varie specie e sulla coltivazione dell’Avocado e al Congresso Internazionale di Berlino presentò una relazione sulla diffusione a Sanremo di frutti tropicali e subtropicali.
Dopo il suo rientro in Italia nel 1925 come Direttore della Stazione Sperimentale di Floricoltura “Orazio Raimondo” sviluppò la coltivazione della Sterlitzia reginae.
Calvino con Domenico AicardiQuanto detto mostra come Calvino sia stato un grande divulgatore della floricoltura, egli aveva intravisto lo sviluppo che avrebbe assunto la coltivazione dei fiori, ma soprattutto, grazie ai suoi contatti, Calvino compì una grande opera di introduzione di germoplasma subtropicale, anche australiano. Emerge così la sua grande opera di promotore dell’evoluzione genetica floricola: fu infatti il primo ad inculcare ufficialmente ai coltivatori la convenienza di occuparsi di ibridazione e selezione.
Fra le principali specie introdotte meritano di essere ricordate: Hedychium coronarium (India 1926), Dahlia Maxoni (Guatemala 1926), Photinia arbutifolia (California 1927), Anigozanthos Manglesi (Australia 1939).
Nel 1934 vi è notizia dell’introduzione del Chaemelaucium uncinatum e varie piante ornamentali come Oreopanax capitata, Trevesia palmata, Ficus sp, Sanseviera, piante da foraggio, da alcool e così via.
Tra i fondatori della Stazione Sperimentale per la Floricoltura “Orazio Raimondo”, Calvino ne rimase Direttore fino al 1950 quando fu costretto a lasciare per raggiunti limiti di età; morì poco dopo, il 25 Ottobre 1951.


(Tratto da CRA-FSO Unità di ricerca per la Floricoltura e le Specie Ornamentali )

 

 

 

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