Pittore

Fausto Zonaro AutoritrattoNacque a Masi in provincia di Padova il 18 settembre 1854.

Primo dei sei figli del muratore Maurizio Zonaro e di Elisabetta Bertoncin, manifesta fin da piccolo buone doti nel disegno e viene perciò mandato dai genitori a studiare nell'Istituto Tecnico della città di Lendinara e quindi a Verona, presso l'Accademia Cignaroli diretta da Napoleone Nani.

Apre quindi una piccola scuola di pittura a Venezia, ma la sua attività lo porta spesso a recarsi anche a Napoli. Fra le più importanti realizzazioni di questo periodo, particolare rilievo ha per l'appunto un ciclo di circa trenta pastelli con vedute di Napoli e dei dintorni realizzato per la villa del duca Paolo Camerini, ora Villa Simes-Contarini, di Piazzola sul Brenta.
La svolta nella carriera di Fausto Zonaro avviene però nel 1891 quando, insieme ad Elisabetta Pante, sua ex allieva a Venezia divenuta ora la sua compagna, decide di avventurarsi in Oriente, nell'allora Costantinopoli.
Un dipinto

Qui, poco a poco riesce a farsi conoscere negli ambienti aristocratici, ottenendo commesse sempre più importanti fino a quando, nel 1896, viene nominato "pittore di corte" grazie ai buoni uffici dell'ambasciatore russo, per il quale aveva realizzato alcuni dipinti e che presenta al sultano Abdul-Hamid II l'opera "Il reggimento imperiale di Ertugrul sul ponte di Galata", da questi immediatamente acquistata.

Maometto IIIl sultano ordina a Zonaro una serie di altre opere, in particolare una serie di quadri sull'epopea di Maometto II.

Mahmud Sevkt PasciàFausto Zonaro, ultimo pittore della corte imperiale di Costantinopoli, rimane nella Città d'Oro fino al 1909, anno in cui rientra in Italia a seguito del colpo di stato che depone il sultano Abdul-Hamid. 

Tornato in Italia si stabilisce, dopo lunga ricerca, a San Remo, e la scelta è abbastanza comprensibile. San Remo è un’autentica Costantinopoli in miniatura: città di mare, ricca e cosmopolita, capitale incontrastata della Belle Epoque italiana.

San Remo è meta prediletta della nobiltà europea (soprattutto inglesi e russi) che vi soggiorna per lunghi mesi, sia per svago che per cura, e a San Remo, a villa Magnolia, morirà in esilio, nel 1926, l’ultimo Signore dell’Impero Ottomano, crollato ormai da tre anni, il Sultano Maometto VI, fratello di Abdulhamid.

Lo studio sotto la Villa ZonaroZonaro non immemore di essere stato in gioventù un muratore, coadiuvò i lavoranti alla costruzione della sua dimora, una palazzina di tre piani in via Dante Alighieri numero 5, poco distante da quello che sarà il suo atelier con salone di esposizione.

Morì a Sanremo il 19 luglio 1929.

Terminano qui le vicende dell’ultimo pittore dell’Impero e della sua straordinaria compagna Elisa, storie di vita uniche e rare, per un appassionato come Zonaro, del magico Oriente. Riposa nel cimitero della Foce.

Molte delle opere di Fausto Zonaro sono tuttora conservate nei più importanti musei di Istanbul, tra cui il Topkapi, il Palazzo Imperiale di Dolmabahçe e il Museo Militare.

(fonte : Marco Mauro)

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