Villa con un passato mutevole

L'originale Villa DufourL'attuale edificio, situato nell'omonima via poco sopra corso Cavallotti, è il risultato di una serie di ampliamenti di un originario villino fatto costruire dal marchese Eugenio Dufour nel 1864 su progetto del geometra e impresario edile biellese Giovenale Gastaldi senior, mentre l'appalto della costruzione era stato assegnato al giovane capomastro Marco Carlo.

Blasone famigliare del duca GandolfoAl marchese Dufour successe nella proprietà della villa il duca Gandolfo, un agiato possidente, che fece progettare e realizzare dall'architetto Pio Soli un grandioso ampliamento del fabbricato, che assunse così nel 1903 le caratteristiche odierne, pur mantenendo sempre le funzioni di residenza destinata a benestanti famiglie di forestieri.



Il Duca Vittorio Amedeo II di SavoiaA partire dal 1874 la villa fu abitata per tre stagioni consecutive dal duca d'Aosta Amedeo di Savoia e dalla sua consorte, duchessa Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna, che vi si era stabilita nella speranza di recuperare le sue malferme condizioni di salute grazie ai benefici del clima salubre della Riviera, ma che morì invece proprio a Sanremo l'8 novembre 1876 tra il cordoglio generale, tanto che alla sua memoria furono dedicati i giardini, sulla cui area sarebbe sorto nel 1905 il Casinò Municipale.
La Duchessa Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna



Per ricordare degnamente il soggiorno dei duchi d'Aosta, il marchese Dufour fece apporre una lapide il 1° dicembre 1876 all'ingresso della villa, con un'iscrizione in lingua francese nella quale esprimeva i sensi della sua profonda riconoscenza verso i duchi e la loro famiglia per aver scelto la sua villa come residenza nella nostra città.


Il Sultano Maometto II°

Successivamente la villa accolse come inquilina la principessa persiana Agabiker Kadjar, mentre tra il 1925 e il 1926 ospitò l'ultimo sultano ottomano Maometto VI, che era giunto a Sanremo in volontario esilio il 19 maggio 1923, stabilendosi con la sua corte per i primi due anni a Villa Nobel e nell'adiacente Villa Miraflores, da dove si sarebbe trasferito nell'attuale Villa Magnolie in seguito al misterioso suicidio di un alto dignitario del suo seguito.



Nel corso del suo soggiorno matuziano, caratterizzato peraltro da un'estrema riservatezza, il sultano si incontrò il 12 novembre 1923 al Casinò con re Vittorio Emanuele III, giunto in città per l'inaugurazione del monumento ai caduti nell'attuale corso Mombello.
Durante il suo soggiorno a Villa Magnolie, Maometto VI ricevette tra l'altro una delegazione di giovani studenti universitari turchi giunti a Sanremo per rendergli omaggio e inviò un proclama il 13 maggio 1926 ai rappresentanti del mondo islamico, riuniti al Cairo, per esortarli a impedire che Mustafà Kemal Ataturk imponesse la sua dittatura anche ai popoli dell'Anatolia.


Un lato della villaDue giorni dopo l'inoltro di quest'ultimo messaggio, il sultano moriva nella villa che aveva scelto come ultima residenza, dove la sua salma rimase esposta per trenta giorni in un prezioso sarcofago sistemato in una grande sala dell'edificio.
Il 16 giugno successivo si svolsero quindi le solenni esequie di Maometto VI, la cui salma fu trasportata alla stazione in un vecchio carro fuori uso della Croce Verde sanremese e deposta su un vagone di un convoglio diretto a Trieste, da dove il feretro sarebbe stato trasferito a Damasco per esservi tumulato.

Durante il suo soggiorno nella nostra città Maometto VI si rincontrò anche con Fausto Zonaro, che era stato a Costantinopoli tra il 1891 e il 1907 in qualità di pittore ufficiale della Corte ottomana, eseguendo tra l'altro vari ritratti del futuro sultano.

Decorazione in un angolo del soffittoLa villa ai giorni nostriDopo il 1928 la villa fu destinata a sede scolastica, prima dell'istituto St. George's School fino al 1936, poi di una scuola di ispirazione cattolica, che assunse il nome di Istituto San Giorgio, a partire dalla metà degli anni Cinquanta del secolo scorso e infine di una scuola media privata gestita dai Padri Dottrinari.

Recentemente la villa è stata acquistata dalla Provincia di Imperia, che ne ha previsto la destinazione ad istituto scolastico distaccato del locale Liceo classico "G.D. Cassini'.


(fonti: A.Gandolfo dal libro "Sanremo, guida al patrimonio artistico"; immagini da Archivio privato)

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