Una villa nascosta

Villa Maria LuigiaLa villa, ubicata in corso Cavallotti, nota anche come Villa Garbarino, venne fatta erigere dal patrizio genovese Giuseppe Garbarino nel 1867, sopra i resti di un piccolo edificio rurale, su progetto dell’ingegner Fergola. Costituita da tre piani dotati di ampie soffitte, la villa era fornita anche di una terrazza che scendeva verso la spiaggia, dove era ubicato un locale appositamente costruito per i bagni.

L’esteso giardino, coltivato dal floricoltore Sommariva, comprendeva anche una grotta con relativa vasca e poteva usufruire di ben quattro pozzi d’acqua.
Il primo inquilino che soggiornò nella villa fu Lord Russell (1792-1878), più volte capo del governo e ministro degli Esteri britannico, convinto fautore della causa risorgimentale italiana, tanto da non far mancare il suo appoggio e la sua approvazione all’annessione dell’Italia centrale, alla spedizione dei Mille e infine alla proclamazione del Regno d’Italia.

Nel marzo 1895 vi morì a vent’anni il membro della famiglia imperiale russa Aleksej Michajlovic Romanov, che era giunto nella nostra città per curarsi da una grave forma di tisi e per le cui esequie giunsero nella rada di Sanremo le navi da guerra Sardegna, Ruggero di Lauria e Aretusa, mentre ai solenni funerali parteciparono il fratello Sergej Michajlovic, il granduca di Mecklemburgo, i duchi Eugenio e Giorgio di Leuchtenberg, il vice ammiraglio Frigerio e il duca Giovanni Battista Borea d’Olmo in rappresentanza di re Umberto I e numerosi illustri personaggi di vari Stati europei.

Nel corso della processione del carro funebre verso la stazione ferroviaria, da dove la salma sarebbe partita alla volta di Pietroburgo al suono dell’inno nazionale russo e degli spari a salve delle navi, alcuni popi russi, giunti appositamente da Cannes, recitarono le preghiere di rito del culto cristiano-ortodosso.

Alla cerimonia inviarono corone vari sovrani e presidenti di Stati europei, tra i quali l’imperatore tedesco Guglielmo II, quello austro-ungarico Francesco Giuseppe, il re d’Italia Umberto I e il presidente francese Félix Faure.

La villa, che si caratterizza per le belle forme ispirate all’art déco, è stata ristrutturata e trasformata nell’aspetto attuale nel 1931, come ricorda una scritta collocata sulla facciata.

(fonte Andrea Gandolfo)

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