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Anno 1893

Nel 1893 una squadra navale della Regia Marina venne in visita, in rada e in porto a Sanremo. Era formata dalle Corazzate Lepanto, Enrico Dandolo e dall' Affondatore, da tre Incrociatori e da alcuni Cacciatorpediniere.

Corazzata "Lepanto"Corazzata " Lepanto "Nella cartolina la Corazzata Lepanto che, varata nel 1883, fu il modello precursore, insieme all'unità gemella Italia, delle navi da battaglia e per diversi anni furono le piu' grandi e veloci navi da guerra del mondo.

Pur diventando obsolete, con l'avvento del cannone a tiro rapido, rimasero comunque tra le migliori navi della Regia Marina dell'epoca.

La Corazzata della Regia Marina Enrico Dandolo partecipò alla Guerra Italo/Turca (1911/12) e alla Prima Guerra Mondiale.

Corazzata "Dandolo"Corazzata " Caio Duilio "Varata nel 1878 era considerata, insieme alla gemella Caio Duilio (foto a destra), l'Unità Navale più potente dell'Epoca e insieme potevano contrastare l'intera Squadra Navale Francese del Mediterraneo.

Corazzata "Caio Duilio"Entrambe montavano infatti i più grandi cannoni che si potessero all'epoca costruire.


L'Ariete Corazzato a Torri di 1° Ordine Affondatore era stato varato in un cantiere Londinese nel 1865, aveva partecipato alla Battaglia di LISSA cercando di speronare (aveva uno sperone di metri 2,50 !!!) la nave avversaria Kaiser senza riuscirci.

Ariere Corazzato " Affondatore "Ariete Corazzato "Affondatore"Per i suoi tempi era considerato nave avveniristica, avendo due soli cannoni da 254/30mm., di un notevole calibro per l'epoca, collocati su torrette girevoli una a prua e una a poppa.

Ma aveva l'apparato motore inadeguato, l'eccessiva lunghezza che rallentava la virata di bordo e il baricentro troppo elevato tanto che il 6 agosto del 1866, al largo di Ancona un fortunale lo affondò.

Ariete Corazzato "Affondatore"Recuperato, dal 1904 al 1907 prestò servizio come vascello principale nella difesa del porto di Venezia.

(Immagini e testo: Dino Taulaigo)

(Nota di Sergio Manente) :
Le navi da guerra del periodo, e per un lungo periodo, infatti, avevano la prua al contrario (più avanzata in chiglia ed arretrata sul ponte) in stile "antico" da principio addirittura con un "ariete" sotto il livello di galleggiamento e una prua rinforzata fino al ponte dove c'era un abbozzo di rostro per non farla penetrare troppo (e quindi evitare rimanesse incastrata) come per le antiche navi Fenicie e Romane.
Poi rimasero comunque con la prua rafforzata perché la tecnica dello speronamento fu utilizzata per lungo tempo (scemando con l'avvento di cannoni sempre più a lunga gittata e punterie sempre più tecnologiche e precise).
Addirittura nella seconda guerra mondiale era una tecnica di routine, ma oramai la si utilizzava quasi solo contro i sottomarini in superficie o intenti ad immergersi, insomma contro chi era inerme o comunque poco difeso.

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